Cristo degli Abissi
Italia, Liguria, Genova, Portofino
Area Marina Protetta di Portofino
Zona B
Cristo degli Abissi
LAT
LONG
Datum/sistema riferimento
44°18’48.36”N
9°10’31.81”E
WGS 84
Profondità massima
Difficoltà
30 m
Bassa
Stima numero immersioni effettuate sul sito all’anno.
1015 (solo bombole), snorkeling e apnea non sono stati quantificati (stime riferite all’anno 2020).
Attenzione
FRAGILE
Specie
ASPIM
Snorkeling
Diving
Richiede
permesso
Culturale
e naturale
Molto
frequentato
Descrizione sito d’interesse naturale
La statua del Cristo degli Abissi è diventata un simbolo per tutti i subacquei e una delle immersioni più famose dell’Area Marina Protetta di Portofino.
Intorno alla statua (parte apicale -13 m e basamento intorno -16 m) si osserva un fondale abbastanza pianeggiante e disseminato di massi ricoperti da alghe. Qui si possono osservare grossi banchi di saraghi fasciati (Diplodus vulgaris), castagnole brune (Chromis chromis), occhiate (Oblada melanura), esemplari di cernie brune (Epinephelus marginatus); numerose anche le segnalazioni di pesci balestra. Questa comunità superficiale è facilmente osservabile anche in snorkeling e apnea. Ad occidente, oltre il Cristo degli Abissi, il fondale scende costantemente e diviene parzialmente detritico e ricoperto da chiazze di Posidonia oceanica. Aumentando la profondità ritroviamo anche grandi massi che creano superfici in ombra ricoperte prevalentemente da alghe sciafile e margherite di mare. Seguendo la parete a sinistra della statua, è possibile raggiungere la profondità di -30 m. Qui si possono osservare spaccature ricche di vita tipiche dell’ambiente coralligeno. Tra gli organismi tipici di questo habitat ritroviamo: il corallo rosso, (Corallium rubrum), le madrepore gialle (Leptopsammia pruvoti), gorgonie come Eunicella cavolini e Paramuricea clavata.
Descrizione sito d’interesse culturale
La statua del Cristo degli Abissi è diventata un simbolo per tutti i subacquei e una delle immersioni più famose dell’Area Marina Protetta di Portofino. Il cristo nacque da un’idea di Duilio Marcante, a seguito della morte di Dario Gonzatti durante un’immersione nel 1947, con l’intento di ricordare tutti coloro che sono deceduti in mare. Per ottenere il bronzo della statua, alta circa 2,50 metri e realizzata dallo scultore Guido Galletti, vennero fuse medaglie, elementi bellici navali, eliche e campane. Le braccia del Cristo, sono rivolte in alto e aperte in segno di pace. La statua fu posata nel 1954 nella baia di San Fruttuoso di Camogli ad una profondità di 17 m, grazie all’intervento della Marina Militare Italiana, e sono presenti numerose foto e testimonianze storiche dell’evento. Nel 2003 la statua è stata restaurata per preservarla dalla corrosione e dalle incrostazioni e, soprattutto, per riattaccarle la mano staccata da un’ancora. Il riposizionamento sott’acqua avvenne il 17 luglio 2004 su un nuovo basamento, ad una profondità inferiore a quella precedente. Tutti gli anni nella baia di San Fruttuoso, l’ultimo sabato di luglio, si svolge una cerimonia in suffragio di tutti coloro che sono morti in mare. Il rito religioso inizia con la processione che parte dall’Abbazia per arrivare in spiaggia dove subacquei provvisti di fiaccole nuotano sino alla statua per poi posare, in tributo al cristo, una corona di fiori. Precedente alla cerimonia ogni anno i reparti subacquei delle principali forze dell’ordine in collaborazione con la soprintendenza dei beni culturali di Genova e Area marina Protetta di Portofino effettuano degli interventi di pulizia e ripristino della statua.