SP3 – Pianosa

Italia, Toscana, Campo nell’Elba (LI)
Area naturale marina di interesse nazionale (DM Ambiente del 19.12.1997)
Livello di tutela massimo, assimilabile alla zona A
SP3 – Pianosa
LAT
LONG
Datum/sistema riferimento
42°34’47.76”N
10°6’31.60”E
WGS 84
Profondità massima
Difficoltà
40 m
Media
Anno 2019: 188 immersioni. Ad immersione un massimo di 12 subacquei accompagnati da 2 guide.

Richiede
permesso

Naturale

Mediamente
frequentato

Diving

Attenzione
FRAGILE

Descrizione sito d’interesse naturale
Il corpo morto è posizionato a circa 4 metri di profondità sul cappello di un’estesa formazione rocciosa lunga circa 100 m, colonizzata interamente da biocenosi ad alghe fotofile, tra le quali più abbondanti risultano Phaeophycaee dell’ordine Dictyotales come Dictyota fasciola e D. dichotoma, Padina pavonica e l’associazione Cystoseiretum strictae con la specie caratteristica Cystoseira amentacea con presenza di varietà spicata e striata. Si riscontra anche la presenza di piccole facies a Sargassum vulgare.
Il lato occidentale poggia a circa 18 m di profondità su substrato duro colonizzato interamente dalla fanerogama Posidonia oceanica. Sul versante orientale la profondità scende rapidamente con una falesia che raggiunge i – 32 m.
In questo settore le specie presenti e le coperture sono dominate da specie algali quali Halimeda tuna, Flabellia petiolata e Dictyotales. A partire da – 16 m di profondità si sviluppa la facies a Eunicella cavolinii, mentre nelle fessure profonde della roccia sono presenti associazioni proprie del Coralligeno con alghe corallinaceae del genere Peyssonnelia, l’esacorallo Leptosammia pruvoti e briozoi arborescenti e incrostanti.
Il basamento roccioso poggia su fondo mobile, sabbie e fanghi dell’infralitorale sul quale risaltano, tra i 40-42 m, alcune formazioni rocciose piramidali mai superiori a 5 m di altezza con un ricchissimo popolamento sciafilo dominato da facies a Paramuricea clavata.
La fauna ittica è caratterizzata in prevalenza dalle famiglie Sphyraenidae, Pomacentridae e Serranidae, delle quali le specie dominanti sono rispettivamente Shyraena viridensis, Epinephelus marginatus, Chromis chromis.