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Secca dei bianchi e neri

Italia, Liguria, Savona, Comune di Varazze
La secca si trova oltre il limite meridionale del SIC Fondali di Arenzano – Punta Invrea (IT1332477), pochi metri oltre il limite inferiore della prateria di Posidonia oceanica di Cogoleto-Varazze.
La zona non presenza alcun grado di protezione.
Secca dei Bianchi e Neri

LAT
LONG
Datum/sistema riferimento

44°22’28”N
08°38’01”E
WGS 84/UTM 32N

Profondità massima
Difficoltà

massima -24m
Alta

 

Non sono molti i diving che operano sulla secca poiché la difficoltà dell’immersione è alta data la visibilità spesso scarsa, il tipo di immersione  quadra e la presenza di alcune reti abbandonate (ghost net).

Attenzione
FRAGILE

Specie
ASPIM

Diving

Culturale
e Naturale

Molto
frequentato

Descrizione sito d’interesse naturale

La secca è orientata lungo una direttiva NNE – SSO per una lunghezza di circa 40m, sui fondali antistanti punta Invrea, nel comune di Varazze (SV), ad una profondità massima di -21 metri, con un dislivello di 4-5 metri circa. Nella parte più meridionale della secca, la roccia presenta una profonda spaccatura che ospita diverse specie ittiche stanziali come cernie brune, gronchi, murene e scorfani oltre a numerosi polpi.

Pinneggiando in direzione E-SE per circa 50 metri, si raggiunge un affioramento roccioso ad una batimetrica di circa 24 m, dove è possibile osservare popolamenti del coralligeno infralitorale con tane di polpi ed altri organismi stanziali. Lungo le pareti orientate ad est ed ovest sono presenti spugne e idrozoi sui quali spesso si trovano esemplari di nudibranchi di diverse specie. Nei numerosi anfratti della roccia si possono osservare crostacei di varie specie e alcuni echinodermi come stelle di mare, ricci, ofiure e oloturie.

Al limite settentrionale della secca si incontra un arco roccioso che emerge dal fondo per circa un metro, colonizzato da numerosi organismi incrostanti, come spugne e briozoi. A margine della secca si trovano alcuni esemplari di spugna eretta e, sul substrato detritico che contorna le rocce, è possibile osservare specie bentoniche tipiche dei substrati mobili dell’area come cerianti.

Occasionalmente ci si può imbattere in esemplari di pesci pelagici di passaggio, come ad esempio il pesce luna. Ad una distanza di circa 200 metri in direzione sud, si trova un ampio complesso di rocce, denominato secca San Giacomo, che occupa un areale di circa 15.000 m2 con numerosi affioramenti rocciosi contornati da tratti di substrato detritico. Quest’area è popolata da popolamenti di specie strutturanti molto variegate

Scheda percorso

Foto