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Secca dei Tuvi

Italia, Liguria, Imperia, Comune di Bordighera (IM)
La secca non ricade all’interno di aree protette né in aree ZSC
La zona non presenza alcun grado di protezione. L’associazione InforMare in diverse occasioni ha condotto un monitoraggio sulla secca fornendo una prima catalogazione naturalistica ed evidenziando la presenza del falso corallo nero, specie protetta Savalia savaglia.
Secca dei Tuvi

LAT
LONG
Datum/sistema riferimento

43°46’1.23”N
7°40’59.26”E
WGS 84

Profondità massima
Difficoltà

da -30m a -35m, L’immersione per le sue caratteristiche di profondità, di corrente e discesa nel blu è consigliabile per brevetti tecnici o almeno avanzati.
Media

 

La visibilità̀ è quasi sempre ottima e la corrente non è mai troppo intensa. Sulla secca si possono stimare circa 200-400 immersioni ogni anno. La fauna alieutica attira pescatori sia professionisti che dilettanti.

Attenzione
FRAGILE

Specie
ASPIM

Diving

Naturale

Poco
frequentato

Descrizione sito d’interesse naturale

Il sito di immersione è caratterizzato da affioramenti rocciosi e grossi massi che poggiano su un fondale detritico-fangoso e che hanno un aspetto a terrazzamento, con gradini di altezza pari a 1-2 m ciascuno. La forte corrente ha favorito l’insediamento di una densa popolazione di gorgonacei, soprattutto gorgonie bianche e gialle (Eunicella verrucosa e Leptogorgia sarmentosa), mentre risulta più rara Eunicella singularis. Inoltre su un grosso tavolato roccioso alla profondità di 34 m è presente l’esacorallo protetto Savalia savaglia con una colonia di discrete dimensioni (circa 40 cm di altezza).

L’immersione si svolge, dopo una discesa nel blu, raggiungendo la massima profondità e si può procedere nell’immersione dirigendosi verso nord e attraversando zone rocciose e zone detritico fangose. Molte le osservazioni naturalistiche che si possono fare tra gli affioramenti rocciosi e i grossi massi.

Si possono trovare pesci di tana come lo scorfano (Scorpaena spp.), il grongo (Conger conger), la murena (Muraena helena), la mostella (Phycis phycis) e la cernia (Epinephelus marginatus). Le spaccature e gli anfratti sono abitati da polpi (Octopus vulgaris), aragoste (Palinurus elephas) e talvolta anche da astici (Homarus gammarus).

La componente sessile è caratterizzata da molte specie di spugne, briozoi, e alghe rosse incrostanti che caratterizzano l’habitat del coralligeno.

Scheda percorso

Foto