Le fort du Pradeau – Hyeres
HYERES – Place Lucien COULOMB
Fort du Pradeau : Centro di interpretazione per il territorio del Parco Nazionale di Port-Cros
“Rendere visibile l’invisibile”
Il Fort du Pradeau si trova nella città di Hyères, presso la Tour Fondue, nel sito classificato della penisola di Giens. Il sito, di fronte alle Isole d’Oro, è una porta d’accesso al territorio del Parco Nazionale.
Si tratta di un patrimonio militare costruito nel 1634 sotto Richelieu che ha subito molte trasformazioni nel corso della storia. È di proprietà dello Stato, assegnato al Parco Nazionale di Port-Cros, che ha intrapreso importanti lavori di restauro, sviluppo e valorizzazione con l’ambizione di costruire un’offerta culturale e turistica di qualità creando uno spazio per l’interpretazione del territorio del Parco Nazionale di Port-Cros.
La scenografia è incorporata nell’architettura e sviluppa un contenuto museografico attraverso i patrimoni naturali, culturali, materiali e immateriali, terrestri e marittimi. Il filo conduttore narrativo è “rendere visibile l’invisibile” per valorizzare e far comprendere il territorio attraverso vari strumenti di mediazione. Ad esempio, gli spazi consentono un’esperienza immersiva attraverso gli ambienti.
In questo contesto, il Parco Nazionale di Port-Cros ospita il progetto Nettuno, guidato dalla Regione Costa Azzurra Provenza-Alpi meridionali, il Fort du Pradeau è stato identificato come sito pilota accanto a quelli di Marsiglia (Centre Cosquer Méditerranée), Nizza (Nice Nautical Base), La Seyne sur Mer (Fort Balaguier) e la Londe les Maures (Polo Nautico). L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio naturale, culturale e tecnologico legato all’ambiente subacqueo.
Quindi, un dispositivo immersivo composto da:
– visori per la realtà virtuale, attraverso i quali il pubblico sarà immerso nel cuore del mondo sottomarino (film VR e visita al relitto 3D),
– una cantina in cui verrà proiettato il film VR;
– un terminale interattivo che offre percorsi didattici e possibilità di navigazione su molti temi.
– un film scritto e diretto da Gil Kebaïli “I am the Mediterranean”, evoca lo spirito e il significato del “Itinerario regionale dei siti pilota per l’esplorazione, la scoperta e le innovazioni subacquee”, portato dalla Regione Sud, raccontando la storia di un mare circondato da terra ma con uno sguardo più preciso sulla costa francese e italiana. Il Mediterraneo, incarnato dalla voce fuori campo, parla di sé, degli animali che lo abitano, degli ecosistemi che lo compongono e del suo rapporto speciale con l’uomo, soprattutto con chi si immerge. Dall’apneista all’altissima tecnologia subacquea passando per i pionieri del subacqueo autonomo, questa grande e bellissima avventura ci ricorda la possibilità di vivere a fianco del Mediterraneo.